MARCO – DANTE
PARADISO
Appena l’anima giunge nel Paradiso, leggera e purificata, ecco svelarsi, non di marmo, ma con il vibrante soffio della vita, una Statua Vivente di Dante. La sua effigie solenne, con la testa cinta d’alloro, brilla ora di luce divina. Gli occhi, un tempo pensosi, si accendono di una comprensione profonda, e le labbra si schiudono in un sorriso quasi impercettibile. L’anima, in un gesto istintivo di profondo rispetto, offre un umile tributo . Ed è a quel punto che la statua, sinora immobile nel suo splendore, prende vita con un movimento fluido e regale. La mano che in terra teneva la penna o sfogliava i volumi, ora si solleva lentamente in un quieto gesto di benvenuto.
Il Poeta stesso, immagine viva della sua opera, accoglie con un cenno del capo l’anima, che sa di essere finalmente giunta alla meta descritta nei versi immortali.

